Regioni chiuse fino al 15 gennaio
di Mattia Mortarotti
4 Gennaio 2021
L’Epifania porta via le feste ma non le restrizioni. Il tanto atteso e sperato allentamento non ci sarà almeno fino al 10 gennaio, ma probabilmente le limitazioni verranno prolungate anche fino al 15, data di scadenza del Dpcm firmato a dicembre. La curva sta ricominciando a rialzarsi e la variante inglese fa paura: per questo il Governo va ancora con i piedi di piombo.
Due le ipotesi al vaglio: quella dell’ala rigorista è di prolungare le restrizioni delle feste natalizie, quindi con zona arancione nei giorni feriali e rossa nei festivi e prefestivi (quindi i weekend) fino al 15; quella “aperturista” invece sarebbe di tornare in zona gialla il 7 e l’8, per poi passare alla fascia arancione sabato 9 e domenica 10. Dalla settimana successiva, dopo il monitoraggio, si assegnerebbero i colori delle fasce a ciascuna regione.
Quello che pare certo, ad ora, è il divieto di spostamento tra Regioni, se non per comprovata necessità, il mantenimento del coprifuoco negli orari 22-5 e la chiusura di bar e ristoranti per il prossimo weekend.
Le scuole
Dal 7 ripartirà la didattica in presenza per le elementari, le medie e per il 50% delle scuole superiori. L’altra metà degli studenti più grandi proseguirà con la didattica a distanza.
Bar, ristoranti e negozi
Nel caso in cui dal 7 si dovesse passare in zona gialla, bar e ristoranti riaprirebbero al pubblico fino alle 18. L’asporto proseguirebbe fino alle 22, mentre il domicilio sarà sempre consentito. Dal weekend, però, in ogni caso, richiuderebbero al pubblico. I negozi invece possono riaprire tutti da giovedì, con orario lungo fino alle 21. Via libera anche ai centri commerciali, che dovrebbero però restare chiusi nel fine settimana di sabato 9 e domenica 10 gennaio.
Le ipotesi dopo il 15 gennaio
Si passerà alla classificazione per colore delle regioni. L’esecutivo sta pensando anche ad un’ipotetica quarta fascia, denominata “bianca”, riservata a quelle con i numeri più bassi e con un bassissimo indice di contagio. In quei casi si potrebbero riaprire i luoghi della cultura, come musei, teatri, sale da concerto e cinema, mentre i bar e i ristoranti lavorerebbero senza limiti di orario. Ad ora però è impossibile prevedere l’evoluzione della curva epidemiologica a quella data.
Confermato il blocco degli impianti sciistici almeno fino al 18 gennaio, così come non ci sono novità in vista per piscine, palestre e sport di contatto.
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