“Mi trovo in vacanza a …(località estera remota) e ho bisogno di immediato aiuto….Durante il mio soggiorno i miei documenti sono stati rubati insieme al mio passaporto internazionale e la carta di credito….Necessito di 1.000 euro per coprire le spese…”.
Inizia così la mail, di solito proveniente dall’indirizzo di posta elettronica di una persona fidata, con la richiesta di auto economico e l'indicazione delle modalità per spedire il denaro.
La Polizia postale mette in guardia da questo raggiro, chiamato ‘truffa dell’amico all’estero’, che sfrutta appunto per ‘agganciare’ la vittima una mail conosciuta perché di un amico o parente.
“Si consiglia di non dar seguito alla richiesta di denaro, procedere al reset dell’account di posta con cambio password e mettersi immediatamente in contatto con la Polizia Postale per valutare la formalizzazione della querela per accesso abusivo a sistema informatico previsto dall’art. 615 ter del codice penale”, suggeriscono gli operatori della Polizia.